RASSEGNA STAMPA - anno 2004

Introdacqua, la tradizionale corsa della mattina di Pasqua interrotta da una caduta della statua

Le foto della corsa

(12 aprile 2004)

Cade la Madonna che "véle", paura tra la folla
Pavimentazione bagnata dalla pioggia e i portatori perdono l'equilibrio
di Neomisio Bonaventura
INTRODACQUA - Un urlo di sgomento e paura si è levato forte dalla folla quando a metà piazza, in piena corsa, i portatori hanno perso l'equilibrio, uno è scivolato, e la statua della Vergine si è inclinata sul lato sinistro ed è caduta a terra.
La mattina di Pasqua, poco dopo le 12, si è ripetuta in piazza a Introdacqua la tradizione della Madonna che "véle". Una tradizione sentita da tutta la popolazione e che in Abruzzo si perpetua oltre che qui solo nella vicina Sulmona ed in un paese della provincia di Pescara.
Una giornata fredda e piovosa quella di Pasqua. Cosa che aveva fatto pensare a molti dei presenti che la tradizionale corsa della Madonna che corre incontro al proprio figlio risorto avrebbe fatto desistere le confraternite dall'organizzazione.
Invece, poco dopo mezzodì, il segnale delle campane ha fatto intuire il contrario e la statua della Vergine è apparsa all'inizio della piazza proveniente dalla chiesa della SS. Trinità, dove è custodita anche la statua di San Rocco.
Poco dopo i portatori della confraternita vestiti di porpora hanno iniziato la corsa tra gli applausi e l'incitazione degli spettatori: la Vergine ha perso il mantello nero, segno del lutto per la morte di Gesù, e la statua si è colorata del manto blu stellato d'oro.
Ma a metà del percorso, all'altezza della chiesa dell'Addolorata, dopo che la statua aveva iniziato a oscillare pericolosamente, c'è stata la perdita d'equilibrio del quartetto e la caduta di uno dei portatori: quindi, la caduta.
La platea ha reagito con un urlo di terrore e di apprensione e dopo un paio di interminabili secondi la corsa è ripresa. La statua ha così comunque potuto raggiungere l'icona del figlio tra le note a festa di una delle due bande del paese, note che contrastavano con la tensione e la preoccupazione che trasparivano dai visi di tutti i presenti.
L'atmosfera gioiosa che si libera tutti gli anni è stata turbata dalla caduta che la tradizione popolare vede come un auspicio negativo. Unica consolazione è stata la notizia che, invece, a Sulmona la corsa della Madonna che "scappa", nonostante la pioggia, si era conclusa felicemente. A Introdacqua, appena finita la corsa molte persone si sono assiepate attorno alla statua che veniva controllata dagli appartenenti alla confraternita della SS. Trinità, la chiesa dove viene custodita la statua della Madonna che "véle". A occhio abbiamo potuto constatare solo che i capelli della statua erano scomposti per la caduta e che il manto celeste era bagnato sul lato sinistro, quello della caduta, e sul retro.
Subito dopo, persistendo la pioggia, le statue di Gesù e della madre hanno fatto il loro rientro in chiesa tra la folla rincuorata dalla fine della corsa e dalla mancanza di danni evidenti alla figura della Donna tanto venerata.