Problemi per pagare bollette e cure
mediche; sotto accusa lo smantellamento del welfare |
(30 aprile 2004) |
Eurispes, 15 milioni di italiani a rischio
povertà
Sale la fiducia delle imprese manifatturiere ma
solo nel Nord, scende quella dei consumatori |
di Neomisio Bonaventura |
TORINO -
Le famiglie italiane
sono sempre più povere: lo rivela un'indagine dell'Eurispes (ente
senza fini di lucro che opera nel campo della ricerca politica, economica,
sociale e della formazione)
da
cui risulta
che più di 15 milioni di italiani sono a rischio povertà. Tra le famiglie
indigenti, nel 2002, il 33,3% delle famiglie monogenitoriali, il 22,1% delle
coppie con due figli ed il 33,9% delle coppie con tre o più figli non hanno
avuto i soldi per comprare il cibo necessario, per pagare le bollette e per le
cure mediche. Il dossier ha evidenziato tra le cause la caduta della qualità dei
servizi, ad esempio sanità e trasporti, lo smantellamento del welfare, la
trasformazione del mercato del lavoro e l'impoverimento dei ceti medi che
devono difendersi dal pericoloso avanzamento della proletarizzazione.
ROMA - In miglioramento nel primo trimestre 2004, secondo L'ISAE (L'Istituto di
Studi e Analisi Economica di Roma, ente pubblico di ricerca) la fiducia delle
imprese manifatturiere nel Nord Ovest, calando fortemente invece al Centro-Sud e
in modo più lieve nel Nord Est.
Dall'indagine dell'Isae emerge che l'indice del clima di fiducia delle
manifatturiere è salito da 96 a 97,7 nel Nord Ovest; nel Nord Est è invece
passato da 103,3 a 102,7, scendendo poi da 103,6 a 100,3 nel Centro e da 103,3 a
100,9 nel Sud.
Fiducia delle famiglie e dei consumatori. La fiducia della famiglie è
tornata a scendere bruscamente su tutto il territorio nazionale. A pesare,
secondo l'istituto di analisi economica, gli scandali finanziari di Cirio e
Parmalat. I valori sono i più bassi dal 1997. Il clima di fiducia dei
consumatori, segnala ancora l'istituto, è diminuito in tutte le ripartizioni,
raggiungendo i valori più bassi dal '97; il calo più marcato è stato registrato
nel Nord Est. La discesa è risultata relativamente più contenuta nel Nord Ovest,
nel Mezzogiorno e nel Centro. |
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