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RASSEGNA STAMPA - 2004

La gestione dell'Azienda sanitaria di Sulmona-Avezzano nell'occhio del ciclone

(19 febbraio 2004)

Asl, centro destra al regolamento dei conti  
Il consigliere regionale Lombardi chiede di rimuovere il direttore Catalano  
SULMONA - Regolamento di conti nel centro destra peligno ed aquilano.
Per Enzo Lombardi, consigliere regionale di Forza Italia "esiste più di un ragionevole motivo per ritenere illegittima la nomina e la permanenza del direttore della Asl Avezzano-Sulmona, Fulvio Catalano". La tesi è illustrata in una "interrogazione urgente" inviata al presidente della giunta, Pace, in cui si chiede la rimozione di Catalano perché "il suo mantenimento nell’incarico" è "palesemente in contrasto con l’incompatibilità di cui all’art. 1 del contratto".
Malumori: ad esprimerli era già stato l'Udc
La querelle sulla permanenza di Catalano al vertice della Asl si arricchisce così di un colpo di scena che segue un avviso di guerra arrivato appena 9 giorni fa da un altro partito della coalizione: l'Udc di Sulmona martedì 10 febbraio in un incontro aveva chiesto al direttore generale il trasferimento di una delle direzioni dell'Asl (sanitaria o amministrativa) da Avezzano a Sulmona. Motivazione: "necessità di riequilibrare i poteri di una Asl troppo sbilanciata verso la Marsica". La presunta mancanza di attenzione di Catalano verso gli ospedali di Sulmona e Castel di Sangro è stato uno dei temi dell’incontro. Altre richieste avanzate dall'Udc: cambio di strategia in materia di politica sanitaria in Valle Peligna e Alto Sangro, manutenzione straordinaria degli ospedali delle due cittadine; risanamento del reparto di Pediatria, in cui addirittura piove; messa in sicurezza degli impianti elettrici nell'ala vecchia; acquisto dell'attrezzatura per la risonanza magnetica; carenza di organico che in alcuni reparti non permette di garantire un’assistenza completa. "Il manager ha mostrato interessamento per le problematiche illustrate - hanno poi detto, cercando di abbassare i toni, gli esponenti dell’Udc -. L'incontro è stato un primo passo per elaborare un programma di rilancio dell’ospedale cittadino».
Di fatto, però, la presa di posizione era stata dura ed ora ce n'è un'altra, stavolta durissima, di un autorevole esponente sempre del centro destra: Lombardi si inserisce come un tritasassi nella procedura di verifica dei primi 18 mesi di attività di Catalano da parte della Giunta regionale. Per  Lombardi, il direttore generale "non ha i requisiti indispensabili come già rilevato in sede di commissione consiliare d’inchiesta.  È da aggiungere - continua - che neanche a seguito di precise richiesta da parte dell’assessorato alla Sanità, Catalano ha mai risposto all’invito di dichiarare la non sussistenza delle incompatibilità, assolute e non superabili". Da qui la richiesta di conoscere: quali provvedimenti siano stati finora intrapresi e quali motivi hanno permesso a Catalano l’iscrizione nell’apposito Elenco regionale e la sua nomina a direttore.
In alto, il simbolo della
Ausl 1 Avezzano-Sulmona.

Nell'Azienda sanitaria
si respira aria di
"redde rationem":
forte contestazione
del direttore generale
Fulvio Catalano
da parte di ampi settori
del centro destra
Le tante anime del centro destra, di Neomisio Bonaventura
Una settimana fa un gruppo di amministratori di centro destra dell'Alto Sangro, capitanati da Salvatore Orsini (Forza Italia), vice-presidente della Provincia, avevano chiesto in un documento la riconferma immediata di Fulvio Catalano a direttore generale dell'Asl Avezzano-Sulmona. Tra i sottoscrittori: Umberto Murolo, vice-sindaco di Castel di Sangro e gli assessori Uzzeo, Romano e Buzzelli (tutti e 4 di centro destra). Venivano lodati "disponibilità, professionalità ed impegno costante che l’ingegner Catalano ha profuso per ogni richiesta sottoposta".
Solo due giorni prima, però, c'erano stati i pesanti rilievi e le richieste dell'Udc peligno che aveva anche chiesto di riportare alla centralità dell'Azienda sanitaria la città di Sulmona. Malumori verso la conduzione della Asl ci sono anche da alcuni settori di An. Ci sono poi le richieste, inevase, dell'assessorato regionale alla Sanità e da ultimo il dirompente colpo di bazooka da parte dell'esponente aquilano, di Forza Italia.
Essendo la nomina di Catalano interna al centro destra, la vicenda sembra anche una prova di forza tutta interna al Polo, in vista di riequilibri politici al vertice di enti, aziende ed agenzie.