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RASSEGNA STAMPA - 2004

Piano Cinquemiglia, prove di guerra      (21 febbraio 2004)
Esercitazione militare "Val di Sangro 2004" con elicotteri e mortai
di Neomisio Bonaventura
CINQUEMIGLIA - Si è conclusa ieri mattina l'esercitazione denominata "Val di Sangro 2004". Erano presenti il tenente generale Bruno Job, comandante delle truppe alpine, il brigadiere generale Giuseppino Vaccino, comandante della Brigata Taurinense, il colonnello Claudio Berto, comandante del IX Reggimento alpini. Dispiegamento notevole di forze, dai paracadutisti agli sciatori.
Le manovre hanno anche contemplato il fuoco dei mortai e delle armi automatiche ed il rombo di otto elicotteri che hanno simulato azioni di recupero dei militari.
Al di là delle opinioni sulle esercitazioni militari, resta forte un dubbio, che non è stato sollevato da alcun organo di stampa: e l'impatto ambientale?
Doveva essere scelto come teatro di azioni militari, seppur simulate, uno degli habitat faunistici e floristici più particolari di tutta l'Italia? La stampa, la pubblica opinione, i movimenti, i cittadini hanno solo osservato (chi lo ha fatto) e basta: la coscienza ambientalista nell'anno di grazia 2004 sembra essere ormai solo un pallidissimo ricordo.
Una suggestiva immagine
del Piano delle Cinquemiglia,
nella versione naturale,
libera da presenze umane
Un habitat unico, da preservare
Il Piano delle Cinquemiglia è un altopiano a 1.300 metri di altitudine. Di recente ha assunto l'altisonante nome di "Regione degli Altipiani maggiori d'Abruzzo".
"N
ell'estremità sud-orientale dell'Abruzzo montano - testimoniava Claudia Merlo nel numero di gennaio-aprile 1932 della "Rivista geografica italiana" - è ancora la presenza  di tutto un sistema di altipiani aprentisi a una quota di 1200-1300 m. (Piano delle Cinquemiglia, il Prato, Quarto Grande, Quarto S. Chiara, Quarto Barone) che ha richiamato gli insediamenti umani a grandi altezze. I più elevati sono: Rivisondoli, capoluogo del comune omonimo (1325 abitanti; le sue case si spingono fino a 1350 metri), e Pescocostanzo, capoluogo del comune omonimo (1739 ab., tocca la quota di 1380 m)".