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RASSEGNA STAMPA - 2004

A Introdacqua una notte invernale riscaldata dalle cataste di legna ardente

(16 gennaio 2004)

17 gennaio: si accendono i fuochi di Sant'Antonio
La celebrazione popolare risveglia vicoli e contrade del paese

di Neomisio Bonaventura

L'icona
di S. Antonio Abate

INTRODACQUA - Nel paese il 17 gennaio si rinnova la tradizione dei fuochi nei rioni nel giorno che la chiesa dedica a S. Antonio Abate.

E' una celebrazione popolare che segna il risveglio della comunità dai rigori della stagione invernale (si pensi al detto: "Sant'Antonio di gennaio porta il sole a ogni vallata") ed è per questo che ancor'oggi è sentita e importante.

In questa giornata la gente accende i fuochi per strada, nelle contrade e nei vicoli, enormi pire fatte con cataste di legna immagazzinata ad hoc nel corso dei mesi precedenti.
C'è una sorta di gara al fuoco più grande attorno a cui la gente del rione si riunisce, cucina, mangia, beve, parla e a volte fa musica fino a tardi. Il calore del fuoco, del cibo e del vino nella prima notte dell'inverno fa già pensare al calore della bella stagione.

Nell'antico simbolismo, l'accensione dei fuochi ha significato purificatorio e serve per allontanare oltre alle tenebre, e quindi al "male" (con chiaro richiamo sia religioso che mistico), ogni elemento negativo dagli abitanti del paese: malattie, disoccupazione, cattivo raccolto, briganti, streghe.