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RASSEGNA STAMPA - 2004 

La sede abruzzese dell'Unione nazionale dei comuni e della comunità montane lancia l'allarme (17 luglio 2004)
Servizi sociali a rischio per gli abitanti dei piccoli Comuni
L'assessorato regionale finanzierà solo le spese di investimento
di Neomisio Bonaventura

Le Comunità Montane ed i piccoli Comuni montani dovranno sospendere tutti i servizi sociali erogati ai cittadini se la Regione Abruzzo non approverà con urgenza una modifica alla legge di Bilancio 2004.
E' quanto sostiene l'Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani (Uncem) che rileva come l'assessorato abruzzese competente abbia deciso che il Fondo Regionale per la Montagna sia finanziato con l'accensione di un mutuo: le risorse così ottenute possono essere utilizzate solo per spese di investimento e non per i servizi. L'Uncem Abruzzo ha chiesto che la Giunta regionale modifichi la legge di Bilancio per correggere l'errore fatto ad aprile scorso per evitare un disastro per le Aree interne.
Per l'Unione è indispensabile che tale variazione venga approvata dal Consiglio regionale prima della pausa estiva, onde evitare che ulteriori ritardi portino effetti devastanti e irrimediabili. Secondo l'Uncem, infatti, senza una modifica alla legge tutti gli interventi sociali previsti dal prossimo mese non potranno più essere assicurati agli abitanti dei piccoli centri montani.
Gravi tagli operati a livello nazionale.
C'è da considerare che gravi problemi sussistono già a livello nazionale: l'
Uncem sarà ascoltata martedì 20 luglio, insieme a Regioni, Province e Comuni, dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.
Dopo il sensibile taglio applicato dal Decreto Legge 168/2004 al Fondo Nazionale per la Montagna 2004, decurtato di ben 30,74 milioni di euro sui 61,48 disposti dalla Legge Finanziaria per l’anno in corso, che ha portato l’Uncem a disertare la Conferenza Unificata di giovedì 15 luglio, l’appuntamento del 20 luglio è visto come fondamentale per la programmazione delle azioni future dal fronte delle Autonomie.