Le Comunità Montane
ed i piccoli Comuni montani dovranno
sospendere tutti i servizi sociali erogati ai cittadini se la Regione Abruzzo non approverà
con urgenza una modifica alla legge di Bilancio 2004.
E' quanto sostiene l'Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani (Uncem)
che rileva come l'assessorato abruzzese competente abbia deciso che il Fondo
Regionale per
la Montagna sia finanziato con l'accensione di un mutuo: le risorse così
ottenute possono essere utilizzate solo per spese di investimento e non per
i servizi. L'Uncem Abruzzo ha chiesto che la Giunta regionale modifichi la
legge di Bilancio per correggere l'errore fatto ad aprile scorso per evitare
un disastro per le Aree interne.
Per l'Unione è indispensabile che tale variazione
venga approvata dal Consiglio regionale prima della pausa estiva, onde
evitare che ulteriori ritardi portino effetti devastanti e irrimediabili.
Secondo l'Uncem, infatti, senza una modifica alla legge tutti gli interventi
sociali previsti dal prossimo mese non potranno più essere assicurati agli
abitanti dei piccoli centri montani.
Gravi tagli operati a livello nazionale.
C'è da considerare che gravi problemi sussistono già a livello nazionale: l'Uncem
sarà ascoltata martedì 20 luglio, insieme a Regioni, Province e Comuni,
dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.
Dopo il sensibile taglio applicato dal Decreto Legge 168/2004 al Fondo
Nazionale per la Montagna 2004, decurtato di ben 30,74 milioni di euro sui
61,48 disposti dalla Legge Finanziaria per l’anno in corso, che ha portato
l’Uncem a disertare la Conferenza Unificata di giovedì 15 luglio,
l’appuntamento del 20 luglio è visto come fondamentale per la programmazione
delle azioni future dal fronte delle Autonomie.
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