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RASSEGNA STAMPA - 2004 

Il rapporto dell'Unioncamere mostra un quadro economico in ripresa, specie nel Centro (4 luglio 2004)
Abruzzo: PIL in crescita, export a rilento
Per il 2004 previsto in regione un aumento dell'occupazione dell'1,4%
di Neomisio Bonaventura

L'ECONOMIA delle regioni italiane riprende vigore grazie alle esportazioni ed al trend positivo del quadro internazionale.
E' il risultato dell'esame
del rapporto "Scenari delle economie locali", elaborato dal Centro Studi di Unioncamere e analizzato il 2 luglio a Taormina dall'Unione italiana delle Camere di Commercio (Unioncamere) in occasione della sua 119^ Assemblea, alla presenza dei rappresentanti di tutte le Camere di Commercio, di quelle italiane all’estero ed estere in Italia.
Esportazioni.
Nel 2004 la spinta della domanda estera (+4,4%) dovrebbe ribaltare il risultato negativo del 2003 (quando il nostro export chiuse a –5%), spingendo il Prodotto interno lordo (PIL) verso quota +1,4%. Alla performance positiva dell’export si dovrebbe aggiungere una decisa ripresa degli investimenti in macchinari (+3,6%, contro il –4,9% dello scorso anno).
Sul fronte delle esportazioni forte impulso è atteso in particolare dalla Cina. Le regioni italiane che più ne beneficeranno sono Liguria (7,8%), Puglia (6,7%) e Campania (5,5%). Bene tutto il Mezzogiorno con l'eccezione della Basilicata (-1,4%).
Debole l'Abruzzo (+1%), mentre ad esempio il vicino Molise registra un +4,7 per cento.

Prodotto interno lordo. Secondo Unioncamere, la domanda estera (+4,4%) dovrebbe quindi spingere il PIL a quota +1,4%: il valore più alto di questo indice dovrebbe aversi nel Nord-Est (1,5%), seguito dal Nord-Ovest (1,4%) e da Centro e Meridione (entrambi a +1,3%). L'Abruzzo è in linea con la media del Nord-Est (+1,5%) ed uno +0,1 per cento sulla media nazionale.

Scenario di previsione al 2007 per il PIL per l'Abruzzo.
Tassi di variazione in percentuale su valori a prezzi costanti 1995:
Abruzzo. 2002: +0,2%; 2003: +0,3%; 2004: +1,5%; 2005: +2,9%; 2006: + 2,7%; 2007: +2,2%
.
Investimenti in macchinari, impianti e mezzi di trasporto.
Per gli investimenti fissi, il Mezzogiorno col +4,0%, incalza da vicino il Nord-Est, primo con il 4,1%. Per Unioncamere, l'Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige sono le regioni che nel 2004 potranno crescere di più (1,8%). Bene qui anche l'Abruzzo, in crescita dell'1,5% insieme a Liguria e Umbria. Agli ultimi posti Molise (0,9%) e
Calabria (0,7%).
Consumi.
In crescita, anche se contenuta, l'impatto dei consumi delle famiglie: +1,8%, in crescita dello 0,8% rispetto al 2003. Bene Lombardia (2,2%), Veneto e Umbria (2%); in linea Emilia Romagna e Toscana. Deludenti due regioni del Nord: Trentino (+1,3%) e Valle d'Aosta (+1,4%). Il Mezzogiorno è al di sotto della media nazionale con Campania (+1,5%) e Calabria (+1,6%).
L’occupazione. Anche nel 2004 il mercato del lavoro dovrebbe continuare a presentare un andamento soddisfacente. Per l’anno in corso si prevede una crescita delle unità di lavoro pari allo 0,8% (superiore a quella dello scorso anno, quando fu dello 0,5%). Le migliori performance sono previste al Centro e nelle Isole. A livello regionale, gli incrementi maggiori dell’indicatore si prevedono in Molise (1,8%), Sicilia (1,6%) e Basilicata (1,5%). L'Abruzzo segue col +1,4% per il 2004. Le variazioni più contenute dovrebbero registrarsi, invece, in Piemonte e Lombardia (0,4%) ed Emilia Romagna (0,5%). Questa dinamica si potrà tradurre in un graduale aumento del tasso di occupazione specifico (15-64 anni), che passerebbe dal 56% del 2003 al 56,6% del 2004. L’incremento occupazionale dovrebbe, inoltre, comportare una lieve discesa del tasso di disoccupazione: dall’8,7% nel 2003 all’8,5% previsto per quest’anno.