E' SCANDALOSO.
L'emorragia che da decenni sta consumando la città di Sulmona sembra non
avere una fine. C'è da fare un taglio in provincia dell'Aquila? Stiamo pur
certi che al primo posto di questa affatto invidiabile classifica ci sarà
proprio Sulmona. Città che veramente "rischia" sempre più di vivere (o
sopravvivere) solo grazie alle glorie culturali del passato ed attuali.
Questa volta tocca all'ENEL: il "Punto commerciale " è in dismissione, come
denuncia il sindacato Cgil. Prende così corpo il fantasma del taglio già
ventilato nei mesi scorsi, quando a reggere l'amministrazione cittadina
c'era il commissario prefettizio. Ora il sindaco invece c'è ed anche una
giunta di diversa natura politica (anche se poi a Sulmona, gira gira, i
nomi che si rincorrono in politica da sempre sono quelli... con i dovuti cambi di
partito o di schieramento).
Se Sulmona piange, a ridere c'è Avezzano.
Nel centro marsicano il primo luglio è stato inaugurato l'ufficio distaccato
del Polo catastale. Dove non prende L'Aquila, ben più delle sole briciole
destinate a Sulmona prende Avezzano. Il direttore tributario dell'agenzia
territoriale, Ferreri, ha comunicato che i comuni marsicani che hanno
aderito al Polo finora sono 25. La sede è ampia 400 metri quadrati ed è servita
da parcheggi che saranno a breve ampliati.
Il Polo catastale pare che sia
l'unico del suo genere in Italia. Ed allora non poteva di certo trovare sede
a Sulmona...
O tempora... o mores...
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