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RASSEGNA STAMPA - 2004

Giornate della Coldiretti dedicate alle specialità agricole italiane Dop e Igp

(10 maggio 2004)

L'aglio rosso di Sulmona tra i prodotti tipici italiani
Italia al vertice della qualità e del rispetto ambientale, ottimo il biologico
di Neomisio Bonaventura
L'aglio rosso di Sulmona, la cipolla di Tropea, il pomodoro di Pachino, il carciofo romanesco, la mela della Val di Non, i limoni di Sorrento, il pane di Genzano, il farro della Garfagnana, l'olio della Sabina, le lenticchie di Castelluccio di Norcia: sono alcune delle molte specialità che sono state protagoniste dell'iniziativa della Coldiretti "Campagna Amica nel nome del territorio".
Solo alcuni esempi della ricchezza dell'agricoltura italiana, una realtà da primato sul piano della qualità e del rispetto ambientale. L'associazione dei coltivatori afferma che sul piano qualitativo la nostra agricoltura ha superato la Francia e conquistato con 136 prodotti (il 20% del totale comunitario) il primato europeo dei prodotti che possono fregiarsi del marchio a denominazione di origine (Dop o Igp). "L'agricoltura nazionale - continua l'organizzazione - è anche leader in Europa nel biologico con oltre 51.400 imprese agricole (il 5% del totale nazionale) impegnate nella coltivazione di quasi un milione 170 mila ettari destinati a foraggio, cereali, olivi, viti, agrumi, frutta, ortaggi e nell'allevamento di 164 mila bovini, 660 mila pecore e capre, quasi 20 mila maiali e circa 940 mila tra polli e conigli. Oltre una impresa biologica europea su tre è italiana (37,7%) e la superficie nazionale coltivata a biologico - precisa la Coldiretti - rappresenta più di un quarto (27,7%) del totale coltivato a livello comunitario".
L'aglio rosso di Sulmona,
o "solimo", è inserito
nel Registro
varietale nazionale
Sono risultati resi possibili anche dai primati quantitativi dell'agricoltura italiana; in Europa siamo:
- il primo produttore di riso, tabacco, frutta fresca e ortaggi freschi;
- il secondo produttore di fiori, uova, pollame vini e mosti;
- il terzo produttore di barbabietola da zucchero, di frumento, di carne bovine.
Il valore al consumo dei prodotti a denominazione di origine nazionali è pari a 7,6 miliardi di Euro (1,5 miliardi le esportazioni) dei quali 4,3 miliardi per i formaggi (500 milioni le esportazioni), 2,8 miliardi per salumi e prosciutti (618 milioni le esportazioni), 75 milioni per l'ortofrutta (13 milioni le esportazioni), 46 milioni per gli oli di oliva (19 milioni le esportazioni) e 370 milioni per gli altri prodotti (232 milioni) le esportazioni.
Ma l'Italia può anche contare su 3.715 i prodotti tradizionali censiti dalle Regioni e inseriti nell'Albo nazionale perché sono ottenuti secondo metodiche praticate sul territorio in modo omogeneo e regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni.
L'Italia è poi il secondo Paese produttore di vino in Europa e può contare su un patrimonio di 447 vini Docg, Doc e Igt, che rappresentano il 60% della produzione nazionale di vino che genera un fatturato complessivo di circa 8 miliardi di euro e un valore delle esportazioni superiore ai 2,5 miliardi di euro, la principale voce dell'export agroalimentare nazionale.

L'aglio rosso di Sulmona:
iscritto al Registro varietale nazionale, con decreto ministeriale del 28 marzo 1992. L'ecotipo "rosso di Sulmona" (detto "solimo") interessa quasi 200 ettari di terreno coltivato e raggiunge una produzione annua di circa 13mila quintali di prodotto secco. E' una varietà unica in ambito nazionale; dalle caratteristiche tuniche interne color rosso porpora (quella esterne sono bianche) ha il più alto contenuto in olii essenziali, caratteristica che lo rende usato anche in campo farmaceutico ed erboristico. Si pianta tra novembre e dicembre e si raccoglie a luglio.