Notizie/ News

RASSEGNA STAMPA - 2004

Inammissibile il ricorso collettivo presentato del GAL "Centro Abruzzo" e dalla Comunità Montana Peligna zona F (4 marzo 2004)
Piano di sviluppo locale, ok dal Tar ad "Abruzzo Italico"
di Neomisio Bonaventura
L'AQUILA - Ok dal Tar al Piano di sviluppo locale presentato dal Gruppo di azione locale (Gal) "Abruzzo Italico - Alto Sangro srl". Il Tribunale amministrativo regionale dell'Aquila il 17 febbraio ha respinto il ricorso presentato dal Gal "Centro Abruzzo" promosso dalla Comunità Montana Peligna Zona F di Sulmona contro il Gal "Abruzzo Italico", di cui la stessa Comunità è socia. Entrambi i Gruppi sono rappresentati da società consortili costituite ad hoc.
Il Piano di sviluppo finanziato dalla Regione Abruzzo era stato quello del Consorzio "Abruzzo Italico-Alto sangro", che ottenne punti 283 rispetto ai 280 punti ottenuti dal Consorzio "Centro Abruzzo": quest'ultimo aveva così impugnato gli atti, deducendo che del GAL "Abruzzo Italico" non fa parte quella porzione di territorio ricompresa nell’ambito della Comunità Montana Peligna; questa detta porzione di territorio, con una popolazione di circa 25.000 abitanti, non avrebbe così essere potuto calcolata in favore del predetto GAL, che per tale ragione doveva essere escluso ai sensi del punto 2.3 del
Programma regionale LEADER+ 2000-2006 e del punto 1.1 del Complemento di Programmazione.
OGGETTO DEL RICORSO. Si chiedeva l'annullamento
della deliberazione della Giunta Regionale n° 77 del 21 febbraio 2003 e della determinazione direttoriale n° DH/20/03 del 29 aprile 2003.
DIRITTO.
Inammissibilità: per il Tar il ricorso è inammissibile per motivi tecnici: "E' stato prodotto ricorso collettivo, posto che il ricorrente dichiara di agire quale rappresentante della Comunità Montana Peligna e quale referente del Gruppo di azione locale (GAL) “Centro Abruzzo”, che non hanno posizioni omogenee, da qui l'inammissibilità del ricorso collettivo".

Conflitto di interesse: "V’è che il Programma di sviluppo locale (PSL) proposto dalla Società Abruzzo Italico-Alto Sangro - dicono i giudizi amministrativi nella sentenza - e finanziato dalla Regione prevede interventi per l’ambito territoriale della Comunità Montana ricorrente, che ha (o dovrebbe ragionevolmente avere) interesse alla conservazione degli atti giuridici impugnati, il che rende il ricorso  inammissibile per un evidente conflitto di interesse, non essendo spiegabile come l’ente sovracomunale possa tendere ad invalidare atti con cui la Regione ha finanziato un programma di sviluppo di cui è beneficiario il GAL al quale partecipa detta Comunità e che interessa il suo territorio (significativa è la circostanza che non risulta deliberata l’autorizzazione del ricorrente ad agire in giudizio)". Insomma: la Comunità Montana F non dovrebbe avere interesse a ricorrere, mentre il Consorzio "Centro Abruzzo" sì: da qui l'improponibilità del ricorso collettivo. Inoltre, il ricorrente non aveva ricevuto la procura ad agire da parte dei partners.

Fausto Ruscitti, presidente del Gal "Abruzzo Italico - Alto Sangro” e  Susi, presidente della Provincia dell'Aquila (ente che aveva aderito a questo Gal) hanno espresso soddisfazione dolendosi però per lo stop dei finanziamenti causato dal ricorso alla giustizia amministrativa. Il Gal "Abruzzo Italico" per la qualità del programma si era classificato al primo posto ottenendo così un premio di 1 milione e mezzo di euro.
 
Abruzzo Italico s.r.l
é la società consortile che rappresenta
il Gruppo di Azione Locale Leader 2.
Ha sede nel comune
di Raiano (Aq)