Notizie/ News

RASSEGNA STAMPA - 2004

La memoria. Iniziativa accolta dal commissario prefettizio del Comune di Sulmona ( 6 marzo 2004)
Una lapide per i civili caduti nella Seconda guerra
di Neomisio Bonaventura
SULMONA - Una lapide per ricordare i civili caduti nel periodo dell'occupazione nazista, quando morirono oltre 500 persone, tra il bombardamento del 27 agosto 1943 ed il 10 giugno 1944 quando i nazisti fuggirono da Sulmona incalzati dagli angloamericani e dai partigiani della Brigata Maiella.
L'iniziativa, dell'avvocato Lando Sciuba, è stata accolta dal commissario prefettizio del Comune di Sulmona, Colagrande, che ha nominato un comitato per le manifestazioni. Una lapide sarà apposta sulla facciata cieca del fabbricato che costeggia la "discesa dei tre archi": vi saranno incisi la motivazione della Medaglia d'argento al valor militare di cui è insignita Sulmona, i nomi dei caduti sotto i bombardamenti e degli otto fucilati dai nazisti. Una stele sarà sistemata in piazza Brigata Maiella a ricordo dei 70 tedeschi che furono nel cimitero di guerra di Sulmona.
Dal Preambolo per l'approvazione dello Statuto del Comune
di Sulmona

"
(...) In coerenza con i principi democratici ed i principi di libertà che, nel ricordo e nell'insegnamento dell'opera di Panfilo Serafini hanno ispirato l'azione dei cittadini sulmonesi, guadagnando al Comune - per l'integra fede agli ideali della Patria, per lo spirito di sacrificio ed il senso del dovere delle popolazioni peligne che hanno alimentato la solidarietà e la fraternità tra gli uomini di ogni razza e nazionalità e che qui portarono alla nascita delle prime formazioni partigiane poi confluite nella Brigata Maiella - la decorazione della Medaglia d'Argento al valor militare"... il Consiglio comunale approva lo Statuto del Comune di Sulmona. 

Sulmona - Medaglia d'argento al valor militare
"Con integra fede negli ideali della Patria, con la fierezza delle genti peligne, con spirito di sacrificio, storico retaggio delle generazioni passate, temprate dal lavoro, dalla sofferenza e dal senso del dovere; con assoluto sprezzo del pericolo i suoi figli di ogni età e ceto sociale, reagendo per circa dieci mesi all'occupazione nazista, alle fucilazioni; alle devastazioni, ai rastrellamenti ed alle deportazioni, scrissero una pagina gloriosa sulla resistenza e contribuirono a ristabilire i valori della democrazia e della libertà.
La città di Sulmona, con l'apporto eccezionale del Comune di Campo di Giove, ed in fraterna collaborazione con gli abitanti della "Conca di Sulmona", ebbe a prestare notevole aiuto alle migliaia di prigionieri alleati, che, fuggiti dopo l'8 settembre 1943 dal locale campo di concentramento, furono posti in salvo nonostante le più feroci rappresaglie dell'invasore, alimentando la fiaccola della solidarietà e della fraternità fra gli uomini di ogni razza e nazionalità".
Sulmona, 27 agosto 1943 - 9 giugno 1944