L'Abruzzo è al secondo posto in Italia, dopo
il Lazio, tra le regioni preferite dai turisti che festeggeranno il Capodanno fuori casa. E'
emerso da un'indagine della Federalberghi.
"Dopo tre anni di magra, la voglia di vacanza degli italiani (per lo
meno a fine anno) ritorna ai livelli record del 2000, come a voler
dimenticare le paure determinate dalla difficile situazione internazionale e
dal rischio attentati”, è il commento del presidente della Federalberghi-Confturismo, Bocca.
L'indagine previsionale sulle vacanze di Natale e Capodanno è stata
realizzata col supporto tecnico dell’istituto Nexus. “Da questi
dati - prosegue Bocca - si evidenziano due elementi importanti. Il
primo, relativo alla capacità di spesa per la voce vacanze degli
italiani, che finalmente ricomincia a crescere rispetto allo stesso
periodo dell’anno scorso, quasi ad esorcizzare l’accresciuto costo della
vita. Il secondo, dalla numerosità di quanti intenderanno mettersi in
movimento durante le festività". Dovrebbero infatti essere
complessivamente 11,5 milioni gli italiani che partiranno, e di essi ben 2,4 milioni
dovrebbero effettuare una vacanza lunga che comprenderà
l’intero periodo da Natale a Capodanno. “Ovviamente in una situazione di
crescita complessiva - commenta Bocca - aumenta anche il numero degli
italiani che andranno all’estero, in virtù soprattutto di una
supervalutazione dell’euro rispetto all’intera area dollaro. Di
fronte perciò a questa repentina e robusta accelerazione, sia del
numero di turisti sia del giro d’affari che dovrebbe prodursi, - conclude
Bocca - il messaggio che intendiamo girare
a governo e politici, è per una attenzione adeguata
nei confronti dell’unico settore economico in grado di far segnare
incrementi a due cifre in un periodo così ristretto di tempo, quale le feste
di fine anno, varando una riforma rapida dell’Enit (assistita da un
adeguato finanziamento per la promozione), dando avvio a misure fiscali a
sostegno delle imprese turistiche per rilanciare la competitività e creando
un vero e proprio ministero delle Politiche del Turismo in grado di
contemperare le competenze delle Regioni, le esigenze delle imprese e le
aspettative dei turisti”.
I NUMERI IN SINTESI
– L’indagine è stata effettuata il 9 e 10
dicembre. Sono state ascoltate, col sistema C.A.T.I. (intervista
telefonica) 1.500 persone maggiorenni, per un campione rappresentativo di
oltre 47 milioni di individui. Il campione è stato costruito in modo da
rispettare le quote della popolazione italiana in termini di sesso, età,
grandi ripartizioni geografiche ed ampiezza dei centri abitati.
I numeri salienti delle festività di fine
anno 2004 evidenziano come tra Natale e Capodanno si muoveranno
complessivamente 11,5 milioni di italiani (rispetto ai 9,5 milioni del
2003), per un incremento del 20%.
Il giro d’affari determinato da questo
movimento turistico assommerà a 6,6 miliardi di Euro (rispetto ai 4,4
miliardi di Euro del 2003) per un incremento del 50%.
NATALE – Per questa festività saranno 5,8 milioni
(rispetto ai 4,8 milioni del 2003, pari ad un +20%) gli italiani maggiorenni
che si muoveranno dalla propria città, dormendo almeno una notte fuori
casa.
Di essi il 75% (rispetto all’84,5% del 2003) resterà in Italia, mentre il 25% (contro il 15,5% del 2003) andrà all’estero.
Tra tutti coloro che andranno all’estero (pari a 1,5
milioni di persone) circa 500 mila sceglieranno zone turistiche
dell’area dollaro (Stati Uniti e località esotiche).
ITALIA - Nella nostra nazione a Natale le regioni più gettonate
saranno il Trentino Alto Adige (12%) alla pari con il Lazio, la
Lombardia ed il Piemonte (11%). La vacanza preferita sarà in montagna (42% della quota di
domanda natalizia), in una città diversa da quella di residenza (29%)
ed al mare (15%). L’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici
(37% rispetto al 45% del 2003), seguito dall’albergo (27%
rispetto al 25% del 2003) e dalla casa di proprietà (15% rispetto al 10% del
2003).
A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 5,9 notti
fuori casa (rispetto alle 5,2 notti del 2003) per una spesa media
pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti) di 660 € rispetto ai 499 € del 2003, pari ad un giro d’affari di 3,8
miliardi di € rispetto ai 2,5 miliardi di € del 2003.
CAPODANNO
– Per questa festività saranno 5,7 milioni (rispetto ai 4,7 milioni del
2003, pari ad un +20%) gli italiani maggiorenni che si muoveranno dalla
propria città, dormendo almeno una notte fuori casa.
Va segnalato che a questi 5,7 milioni
si assommeranno 2,4 milioni di italiani che prolungheranno le proprie
vacanze dal Natale, per un numero totale di 8 milioni di italiani
maggiorenni in vacanza al 31 dicembre. Di essi il 79% (rispetto all’86,5% del 2003) resterà in Italia, mentre il 21% (contro il 13,5% del 2003) andrà all’estero. Tra tutti coloro che andranno all’estero (pari a 1,3
milioni di persone comprensive di quanti proseguiranno anche le ferie da
Natale) circa 260 mila sceglieranno zone turistiche dell’area Dollaro
(Stati Uniti e località esotiche).
ITALIA - A Capodanno le Regioni più gettonate
saranno il Lazio (11%), al secondo posto l’Abruzzo (10%), poi la Lombardia
(10%) e la Toscana (9%).
La vacanza preferita sarà ancora in montagna (48%),
seguita dalle città d’arte (26%) e dal mare (19%).
L’alloggio preferito sarà l’albergo (36% rispetto
al 29% del 2003), seguito dalla casa di parenti o amici (27% rispetto
al 38% del 2003) e dalla casa in affitto (9% rispetto al 10% del 2003).
A Capodanno gli italiani in vacanza dormiranno
in media 4,1 notti fuori casa (rispetto alle 3,7 notti del 2003) per una
spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo,
divertimenti) di 524 € rispetto ai 399 € del 2003, pari ad un giro
d’affari di 3 miliardi di € rispetto agli 1,9 miliardi di € del 2003.
I MOTIVI DELLA NON-VACANZA
– I motivi principali per i quali il resto della popolazione italiana
maggiorenne dichiara che non effettuerà nemmeno un pernottamento fuori casa
a Natale e/o Capodanno sono legati essenzialmente a motivi famigliari
(28%) ed a motivi economici (25%). Solo il 6%
degli italiani sostiene che non farà vacanze perché esse sono
diventate più care ed appena l’1% dichiara che non si muoverà
da casa per timore di attentati. Il 14%, infine, resterà a casa per
motivi di lavoro.
VALUTAZIONI FINALI
– La scelta degli italiani, sia a Natale sia a Capodanno, di recarsi
essenzialmente in località montane, è la conferma alla grande voglia
di sport invernali già registrata durante l’intera stagione scorsa.
L’ottimo livello qualitativo che ormai
caratterizza tutte le località sciistiche del Nord Italia ed i principali
impianti del Centro-Sud fa sì che la vacanza bianca sia diventata una scelta
di massa.
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