AVEZZANO -
Quattro denunce, un blitz con la troupe di "Striscia la notizia", le
aggressioni subite dalla squadra e da un volontario, appelli, incontri con
l'ASL e responsabili locali, proteste e sit-in. Alla fine, i volontari di
"Animalisti Italiani" ce l’hanno fatta: i Carabinieri hanno disposto il
sequestro (in applicazione del provvedimento del Tribunale di Avezzano,
ufficio G.I.P. n° 2764/2004 nru del 30.09.2004) al canile di Trasacco
denominato “Centro Cinofilo del Fucino di Pino Corsi & C. Snc”. Qui, oltre
400 cani erano costretti a vivere in condizioni disumane: gabbie strette e
sovraffollate, pessime condizioni igienico-sanitarie, e totale assenza di
verde. Il canile, particolare raccapricciante, era convenzionato con 72
Comuni della provincia dell'Aquila.
A maggio di
quest'anno una delegazione si recò a Trasacco per visitare il canile privato
che ospitava quasi 500 cani, oltre il doppio di quelli consentiti.
Avvicinatisi all'ingresso i volontari di "Animalisti Italiani", una troupe
di ''Striscia" e un cronista furono aggrediti da un parente del titolare a
mezzo di un forcone. Con l'intervento dei Carabinieri il presidente
dell'associazione, Caporale, riuscì poi a entrare nel Centro Cinofilo del
Fucino, accompagnato dalla troupe tv che filmò l'interno della struttura. Le
immagini documentarono gabbie anguste con pavimenti in cemento, con poca
luce e aria, dove i movimenti dei 6-7 cani ospitati erano ridotti al minimo,
senza un filo d'erba per lo ''sgambamento''. La struttura è a 50 metri
dall'abitato. Per ogni cane ricoverato, i 72 Comuni convenzionati pagavano 3
euro al giorno. |