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RASSEGNA STAMPA - 2004 

 

(17 ottobre 2004)

I Carabinieri hanno sigillato la struttura in cui alloggiavano oltre 400 cani
Trasacco, chiuso il canile della vergogna
72 Comuni convenzionati pagavano 3 euro al giorno per animale
di Neomisio Bonaventura

AVEZZANO - Quattro denunce, un blitz con la troupe di "Striscia la notizia", le aggressioni subite dalla squadra e da un volontario, appelli, incontri con l'ASL e responsabili locali, proteste e sit-in. Alla fine, i volontari di "Animalisti Italiani" ce l’hanno fatta: i Carabinieri hanno disposto il sequestro (in applicazione del provvedimento del Tribunale di Avezzano, ufficio G.I.P. n° 2764/2004 nru del 30.09.2004) al canile di Trasacco denominato “Centro Cinofilo del Fucino di Pino Corsi & C. Snc”. Qui, oltre 400 cani erano costretti a vivere in condizioni disumane: gabbie strette e sovraffollate, pessime condizioni igienico-sanitarie, e totale assenza di verde. Il canile, particolare raccapricciante, era convenzionato con 72 Comuni della provincia dell'Aquila.
A maggio di quest'anno una delegazione si recò a Trasacco per visitare il canile privato che ospitava quasi 500 cani, oltre il doppio di quelli consentiti. Avvicinatisi all'ingresso i volontari di "Animalisti Italiani", una troupe di ''Striscia" e un cronista furono aggrediti da un parente del titolare a mezzo di un forcone. Con l'intervento dei Carabinieri il presidente dell'associazione, Caporale, riuscì poi a entrare nel Centro Cinofilo del Fucino, accompagnato dalla troupe tv che filmò l'interno della struttura. Le immagini documentarono gabbie anguste con pavimenti in cemento, con poca luce e aria, dove i movimenti dei 6-7 cani ospitati erano ridotti al minimo, senza un filo d'erba per lo ''sgambamento''. La struttura è a 50 metri dall'abitato. Per ogni cane ricoverato, i 72 Comuni convenzionati pagavano 3 euro al giorno.