Notizie/ News

RASSEGNA STAMPA - 2005 

Per la Lega nazionale per la Difesa del Cane 150mila "Fido" vittime ogni anno

(22 aprile 2005)

Cani abbandonati, triste primato all'Abruzzo
L'egoismo dei padroni causa di randagismo e incidenti stradali
di Neomisio Bonaventura

REGIONE - Sono 150 mila i cani abbandonati ogni anno in Italia. Una cifra in continua ascesa, con un incremento annuo superiore al 10%, pari cioè a 1.600 cani in più che ogni anno vengono lasciati soli e abbandonati.
Lo dice la Lega nazionale per la Difesa del Cane. Alla presenza dei randagi sulle strade si devono, direttamente o indirettamente, circa 250 incidenti ogni anno.
Tra le regioni italiane, il triste primato dell'abbandono spetta all'Abruzzo, insieme a Calabria, Sicilia, Campania, Puglia e Lazio. Complessivamente circa il 50% dei casi si concentra nell'Italia meridionale. Un triste primato, insieme a quello, probabilmente degli animali avvelenati con sostanze sparse nelle vie, anche a rischio della salute degli adulti e dei bambini.
I Comuni con maggiore sensibilità verso l'argomento hanno da tempo creato la figura dei "cani di quartiere", animali formalmente adottati dalle amministrazioni comunali, sterilizzati e reimmessi nell'ambiente ed a cui vengono "assegnati" una cuccia o un ricovero posto nella pubblica via e che vengono quindi protetti oltre che dalla collettività (che si sensibilizza con l'esempio a favore della tutela animale) dalle guardie municipali.
E' forse appena il caso di ricordare che abbandonare un animale custodito in casa (che si tratti di un volatile, di un cane, di un gatto o di qualsiasi altro) è un reato punito dalle leggi italiane e che, comunque, si tratta di un gesto ignobile tanto più grave se messo in atto egoisticamente dall'uomo su creature prima prese come compagne di vita e di giochi e a volte allontanate al primo problema.

Legge n° 281 del 14 agosto 1991
articolo 1:
"Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente".