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RASSEGNA STAMPA - 2005 

La conferenza dei sindaci della Valle Peligna ha approvato il documento per i servizi sociali

(2 febbraio 2005)

E' nata la "Carta della Cittadinanza Sociale"
Tra gli obiettivi: valorizzazione del Terzo settore e delle famiglie che danno cure
di Neomisio Bonaventura

La conferenza dei sindaci della Valle Peligna ha approvato la "Carta della Cittadinanza Sociale" dell’ambito sociale n° 17.
La legge n°328 del 2000 ("Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali") ha posto i principi per il riordino del sistema dei servizi sociali in Italia, prevedendo esplicitamente la realizzazione di una carta dei servizi da parte di tutte gli enti che erogano servizi sociali (art. 13).
La Carta della Cittadinanza Sociale giunge a coronamento di un’articolata fase di programmazione e organizzazione dei servizi sociali che ha l’obiettivo di "migliorare qualità della vita e diritti di cittadinanza".
La Carta è stata elaborata secondo linee guida indicate dalla Regione Abruzzo: è una evoluzione della “Carta dei servizi” con cui un Ente o una società, normalmente, presentano modalità di erogazione, impegni e standard di qualità ai quali si vincolano nella gestione di un servizio pubblico o di pubblica utilità.
Nella “Carta della Cittadinanza Sociale” i cittadini troveranno tutto questo con una differenza: non è un’autonoma elaborazione dell’Ente, ma uno strumento costruito col contributo della cittadinanza e delle sue organizzazioni, che hanno partecipato ai forum organizzati nei mesi scorsi.
Il processo di elaborazione è nato all’interno del progetto “Equal Utopia” ed è stato realizzato insieme agli Enti d’ambito sociale del Comune di Sulmona e della Comunità Montana dell’Alto Sangro.
La Carta non contiene semplicemente l’elenco delle cose che i cittadini possono chiedere all’amministrazione pubblica, ma è il riferimento per l’esercizio dei diritti e doveri di cittadinanza attiva: regola, cioè, i diritti e i doveri dei cittadini, delle amministrazioni e delle organizzazioni della società civile.
E', quindi, un patto tra l’amministrazione pubblica e i cittadini volto al raggiungimento del benessere individuale e collettivo.
La "Carta" è allo stesso tempo strumento di
1. partecipazione: perché costruita attraverso un procedimento di coinvolgimento di tutti i soggetti interessati all’erogazione e fruizione dei servizi;
2. per la promozione dei diritti: poiché intende promuovere un riconoscimento diffuso dei diritti di cittadinanza sociale e l’esigibilità degli stessi;
3. tutela del cittadino: poiché contiene indicazioni utili rivolte alla cittadinanza circa i meccanismi che possono essere attivati qualora non sia riconosciuto un diritto o non sia rispettato uno standard, un impegno o un programma;
4. di garanzia e qualità: in quanto fissa ed esplicita i requisiti essenziali di qualità (standard, impegni e programmi) che i servizi e gli interventi che concorrono al sistema locale di offerta devono possedere e fornisce all’ambito strumenti per tenerli sotto controllo e realizzare così un miglioramento continuo;
5. di comunicazione: poiché comunica la mappa dell’offerta dei servizi sociali dell’Ambito ed è predisposta all’accoglimento di risposte e indicazioni da parte della cittadinanza attraverso la scheda per le segnalazioni e i reclami e il questionario sulla soddisfazione del cittadino-utente.
6. vivo e dinamico:  poiché è capace di adeguarsi con tempestività all’evoluzione dello scenario dei servizi sociali, attraverso un aggiornamento periodico.

Estratto

"Il Patto per la Cittadinanza Sociale si fa su alcuni principi condivisi che vanno esplicitati insieme agli obiettivi che, in base ai principi, ci si propone di raggiungere.
Obiettivi del Patto
:
- garantire la continuità dei servizi;

- s
ostenere e valorizzare il Terzo settore, specialmente le realtà più piccole che stentano a decollare ma la cui attività si rivela strategia nel contesto delle orientamenti programmatici delle Amministrazioni;
- supportare le famiglie che si fanno carico dell’assistenza e della cura;
- migliorare la qualità dei servizi, soprattutto potenziando le risorse interne: in primo luogo quelle umane e poi quelle tecnologiche e finanziarie;
- potenziare l’integrazione socio-sanitaria".


La "Carta della cittadinanza sociale" e la "Guida ai servizi sociali" sono stampate e diffuse tra tutti gli attori istituzionali del territorio e gli utenti dei servizi. Per informazioni: Comunità Montana Peligna e Comuni della Valle Peligna.